martedì 21 febbraio 2017

A VOLTE ABBIAMO PAURA



A volte abbiamo paura. E delle paure potremmo stilare un elenco chilometrico. Ce n’è per tutti i gusti e alcune sono veramente bizzarre e spesso rientrano nella categoria delle fobie. Non stiamo qui ad elencarle tutte. Le mie due paure principali sono la paura della paura e la paura, quando le cose vanno bene, che all’improvviso accada qualcosa di irreparabile a distruggere tanta armonia. Tutto questo naturalmente ha delle cause lontane e dolorose, ma non starò qui a parlarne. Da tempo ho imparato a fare il surf con queste due paure e credo di essere diventata abbastanza brava come surfista, io che ho paura del mare ( ecco un’altra paura!). 
Cavalco le onde del mare agitato della mia mente e, una volta trovato il giusto equilibrio, mi accorgo anche di divertirmi abbastanza. Senza esagerare però, è in agguato la paura che questo divertimento possa finire, allora cerco di cavalcare anche quella e per farlo a volte mi tocca entrare dentro l’onda, in quel cono buio che tanto spaventa ma che poi mi riporta  a riva e io, tutta bagnata, abbracciata al mio surf, ricomincio la mia sfida giocosa con il mare. A volte vado giù, e faccio fatica a risalire in superficie, ma, se non oppongo resistenza e non mi lascio prendere dal panico, contrastando la corrente, in breve mi ritrovo sul filo dell’acqua. 
Mia madre aveva paura dei cani lupo. Quand’era bambina il cane di un suo zio, per farle le feste, l’aveva fatta cadere a terra e da allora lei era terrorizzata da quel tipo di cane e ogni volta che ne vedeva uno cambiava marciapiede. Un giorno, mentre attraversava la strada, si accorse che sul marciapiede opposto c’era un cane pastore, molto grande, libero, senza padrone. Il suo istinto fu subito quello di tornare indietro, come aveva fatto innumerevoli volte in quella stessa situazione. Ma una bambina, di sette, otto anni, che stava andando a scuola da sola e doveva anche lei attraversare la strada, le rivolse uno sguardo supplichevole. Allora mia madre la prese per mano: “Non avere paura -  le disse - è un cane buono”. Insieme arrivarono sull’altro lato e mia madre fece addirittura una carezza al cane che, in segno di riconoscenza, si mise a scodinzolare.

 

Ecco a me succede la stessa cosa: per superare le mie paure incoraggio le altre persone. Loro forse lo sanno, che anch’io ho le mie paure, ma si fidano di me, e poi si sa, l’unione fa la forza. E incoraggiandole e prendendole per mano, incoraggio la bambina spaventata dai lupi, e insieme arriviamo dall’altra parte della strada. E spesso possiamo vedere una coda che scodinzola e sorridiamo contente.

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